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Saggi e Interviste



ENNIO MORRICONE

Il Maestro Ennio Morricone fu presidente onorario della S.I.M.C.

IL GIORNALE DI REGGIO 17 luglio 2020

La scomparsa del Maestro Ennio Morricone ha lasciato un grande vuoto nella musica e nel cinema internazionale. Compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore, a partire dal 1946 ha composto moltissimi brani classici, ma al grande pubblico è noto soprattutto per aver realizzato le colonne sonore dei film western all’italiana. Nella sua lunga carriera, ha scritto e diretto le musiche di oltre 500 tra film e serie tv. Negli anni ’60 la sua fama arriva fino ad Hollywood e lo vogliono registi del calibro di John Carpenter, Brian De Palma, Oliver Stone e Quentin Tarantino, solo per citarne alcuni. Nel 2007, dopo numerose candidature, gli venne conferito l’Oscar alla carriera. La rivista Rolling Stones lo ha definito “il miglior artista musicale italiano di tutti i tempi”. A gennaio, la Presidente del Senato Elisabetta Casellati gli aveva conferito un premio alla carriera che il Maestro ritirò con grande commozione.

Incontriamo Andrea Talmelli, compositore parmigiano già direttore dell’Istituto Peri, attualmente Presidente della Fondazione “Giorgio e Aurora Giovannini” e, dal 2017, anche della S.I.M.C (Società Italiana Musica Contemporanea) che era legato ad Ennio Morricone da un rapporto tutto particolare.

Maestro, a quando risale il vostro primo incontro?

“Conobbi Ennio Morricone agli inizi degli anni ’90 in occasione di una conferenza svoltasi presso il Teatro Cavallerizza. Io, che all’epoca ero Direttore dell’Istituto reggiano, feci gli onori di casa. A portare a Reggio Emilia Morricone fu il musicologo Luigi Pestalozza nell’ambito delle sue consuete collaborazioni. Ma bisogna arrivare a tempi recenti per dire della nostra frequentazione”.

Nel 2017 incontrò infatti e nuovamente il Maestro per conferirgli un importante riconoscimento. 

“Si, in quell’anno sono stato nominato Presidente della Società Italiana di Musica Contemporanea, un’importante realtà culturale nata nel lontano 1923 per volontà di Alfredo Casella e da allora attiva nella promozione e nella diffusione della musica d’oggi. A tutti noi soci venne ben presto l’idea di nominare il Presidente onorario della società e di conferire questo riconoscimento a Morricone. Grazie a un comune amico, riuscii a mettermi in contatto con il Maestro e lui fu molto felice della nostra proposta. Egli, infatti, vide in questa onorificenza un importante riconoscimento alla sua attività di compositore di musica colta, attività che, come spesso accade per questa musica, meno popolare sicuramente, era per così dire passata in secondo piano a vantaggio dell’enorme successo da lui riscosso con le colonne sonore dei grandi capolavori del cinema. Morricone aveva una formazione e una cultura classica e la produzione di musica colta rimase sempre per lui una parte molto importante della sua produzione musicale. Il riconoscimento che una realtà come la S.I.M.C. gli conferì, era per lui un onore sincero e la testimonianza del suo valore anche in questo settore della composizione musicale”.

Maestro Talmelli, lei ha avuto modo di parlare con Morricone anche di recente.

 

“Sì, ci siamo sentiti verso fine giugno e mai avrei immaginato, anche dal tenore disteso del colloquio, quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Gli telefonai per illustrargli un importante progetto promosso dalla S.I.M.C. e realizzato durante i mesi della quarantena. L’iniziativa, che abbiamo pensato di chiamare “Scrivere per il Futuro”, ha visto la partecipazione di circa 60 compositori ciascuno dei quali ha composto e registrato, grazie a valenti interpreti, un video per i più diversi strumenti (pianoforte, flauto, clarinetto, voce, arpa, viola, ecc.). Tutti i filmati sono stati pubblicati sul canale YouTube della S.I.M.C. Morricone si era detto molto lieto di questa iniziativa”.

Cosa ci può dire del Maestro da un punto di vista personale e umano?

“Ho avuto il privilegio di andare a trovarlo a casa sua in più occasioni, anche nel novembre scorso, e di lui mi ha sempre colpito la sua umiltà e la sua grande disponibilità: rispondeva sempre al telefono personalmente. Infine, c’è un aneddoto curioso che mi lega a Morricone: l’ultimo pezzo eseguito dal Maestro nel concerto al Senato è un brano da lui composto nel 2001 e dedicato al capolavoro di Primo Levi “Se questo è un uomo”, la stessa opera letteraria sulla quale, nel 1976, quando mi trovavo all’ultimo anno di studi al conservatorio, mi confrontai anch’io e che mi permise di conoscere personalmente Primo Levi. Questo suo brano, al termine del concerto al Senato, lo volle dirigere personalmente il Maestro Morricone quale testimonianza della sua piena militanza nella musica colta contemporanea e dei valori anche civili del suo impegno artistico”.



LA MEMORIA


PRIMO LEVI


SQEUU  Intervista

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e sull'incontro  con Primo Levi





E NON MAI PIU' LA GUERRA

Intervista a Cesare Bermani sui canti dei soldati della Grande Guerra

La Piva dal Carner n.24/2019



estratto dalla Conferenza sul compositore italiano Aldo Finzi (1897-1945) tenuta a Roma il 5 maggio 2001 presso l'Istituto Austriaco di Cultura .



Recensione dello spettacolo

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La fantasia liberata

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Questioni metriche e ritmiche nelle influenze                                     tra musica 'colta' e musica 'etnica'

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TRITTICO SU KANDINSKJI

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a cura di Maddalena Novati, Laura Pronesti, Marina Vaccarini

die Schachtel - NoMUs  2020


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Sul Centenario della SIMC